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Private Equity: la chiave per la crescita delle PMI italiane

Pubblicato il 30 aprile 2025

Secondo il recente report di PwC"Global & Italian m&a trends in industrials & services and outlook 2025", il 2024 ha segnato una svolta significativa per il mercato italiano del private equity. Mentre il mondo si prepara a una ripresa delle operazioni di fusione e acquisizione, l'Italia si è distinta come il Paese europeo con la crescita più dinamica in questo settore. Un successo che non è casuale, ma frutto di un cambiamento culturale nel modo in cui le imprese italiane guardano al proprio futuro.

I numeri che raccontano una rivoluzione

I numeri parlano chiaro: nel 2024, il private equity ha movimentato 56,4 miliardi di euro in 496 operazioni, più del doppio rispetto all'anno precedente. Ma ciò che colpisce davvero è che quasi la metà di tutte le transazioni di mercato (44%) ha visto la partecipazione di fondi di private equity, per un valore complessivo di 30,4 miliardi di euro. Questi dati non sono solo statistiche, ma il riflesso di un cambiamento profondo nell'approccio delle imprese italiane alla crescita.

La realtà delle imprese italiane

Il tessuto imprenditoriale italiano è unico: oltre il 90% delle nostre imprese sono microimprese, spesso vere e proprie eccellenze nelle loro nicchie di mercato. Tuttavia, questa forza può diventare un limite quando si tratta di competere su scala globale. È interessante notare che, mentre il 76% delle PMI mantiene una struttura di governance tradizionale, il 35% degli imprenditori manifesta il desiderio di crescere. Due imprese su tre sono oggi aperte a valutare l'ingresso di partner finanziari, segnando un cambiamento significativo nella mentalità imprenditoriale italiana.

Oltre il capitale: il vero valore del private equity

  • Una partnership strategica: Il private equity moderno non è più solo un fornitore di capitali. Per il 55% degli imprenditori italiani, rappresenta un partner strategico che porta competenze manageriali e una visione imprenditoriale condivisa.
  • La scalata dimensionale: Attraverso acquisizioni strategiche e consolidamenti, le microimprese possono superare i limiti della dimensione ridotta, mantenendo la loro identità e le loro eccellenze.
  • L'apertura ai mercati globali: Le risorse e le competenze del private equity diventano la chiave per accedere a nuovi mercati e investire in innovazione.
  • La forza attrattiva: Una governance più strutturata e risorse dedicate rendono le imprese più attraenti per i talenti, creando un circolo virtuoso di crescita.
  • L'evoluzione della governance: L'ingresso di un investitore istituzionale porta non solo capitali, ma anche best practice e processi che rafforzano la struttura aziendale.

Il momento è cruciale per le imprese italiane. La scelta non è più tra crescere o rimanere stabili, ma tra evolvere o rischiare di rimanere indietro. Il private equity, con il suo approccio strategico e la sua capacità di creare valore nel lungo periodo, si sta rivelando sempre più come il partner ideale per le PMI italiane che vogliono scrivere il prossimo capitolo della loro storia di successo.

Fonte: PwC, "Global & Italian m&a trends in industrials & services and outlook 2025", https://www.pwc.com/it/it/services/deals/trends.html

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